SYDNEY - Il vice commissario della Polizia del New South Wales Peter Thurtell, ha dichiarato che altri agenti sono stati inviati nella Mid North Coast e nella regione dell’Hunter.

“Se troviamo qualcuno che approfitta di questa situazione, lo perseguiremo con il massimo rigore della legge - ha affermato Thurtell -. È una vergogna che chi ha perso tutto debba anche preoccuparsi di difendere quel poco che gli resta”.

Mentre l’esercito viene dispiegato a sostegno della popolazione, il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato l’invio di 70 militari a partire da oggi. “La presenza dell’Australian Defence Force dà fiducia alle comunità duramente colpite”.

Ai militari si affiancheranno anche 100 membri di organizzazioni non governative, veterani e volontari. Intanto, migliaia di abitanti si trovano a fare i conti la devastazione: case distrutte, oggetti personali sommersi nel fango, animali isolati circondati dalle acque che stanno venendo raggiunti con droni che lanciano dall’alto foraggio.

Con oltre 3.500 richieste di risarcimento e 800 abitazioni dichiarate inagibili, il numero degli edifici danneggiati è destinato a crescere. Sono stati attivati fondi statali e federali, ma per coltivatori e allevatori i prestiti non bastano. “Servono sovvenzioni, non solo debiti”, ha detto il leader dei Nazionali del NSW, Dugald Saunders.