CANBERRA - Il primo ministro Anthony Albanese, dopo l’intervento in giornata al National Press Club di Canberra, si metterà in viaggio per fare visita a tutti e sei gli stati australiani nel tentativo di consolidare il vantaggio nei sondaggi, mentre in casa laburista cresce la preoccupazione per una possibile rimonta di Peter Dutton.

Sebbene il voto primario della Coalizione sia in calo a livelli storicamente incompatibili con una vittoria, alcuni analisti notano che elettori scontenti delle periferie urbane e nelle aree regionali potrebbero accordare la preferenza ai Liberali in misura maggiore di quanto abbiano fatto in passato. John Scales di JWS Research ha rilevato che il sostegno degli elettori di partiti minori di destra come One Nation si sta orientando verso Dutton con una proporzione che sta arrivando a toccare il 90:10, rispetto al 66:33 del 2022.

La ricerca, condotta su campioni rappresentativi in oltre una dozzina di collegi elettorali, lascia intendere che la Coalizione potrebbe vincere fino a 10 seggi chiave nonostante il calo osservato nel voto primario. Tra questi figurano Ryan (Brisbane), Bullwinkel (WA), Whitlam e Werriwa (NSW).

La decisione dei Liberali di posizionare One Nation al secondo posto nel voto preferenziale potrebbe rivelarsi cruciale, dato che Pauline Hanson ha promesso di ricambiare il favore. Tuttavia, questa dinamica non sembra ripetersi nei seggi delle aree metropolitane o in quelli controllati dalle candidate “teal”.

Albanese lancerà la sua ultima offensiva mercoledì da Canberra con un discorso al National Press Club, mentre Dutton ha declinato l’invito, evitando un confronto diretto e preferendo continuare la campagna elettorale nel Victoria.

Nel frattempo, l’incertezza domina. I sondaggi mostrano una lieve ripresa del Partito laburista nel Victoria e un possibile calo dei Verdi a Brisbane, ma con molti elettori ancora indecisi, ogni esito resta possibile: da una maggioranza allargata a un parlamento sospeso.